Chi dorme molto più del solito nel weekend o nei giorni liberi dal lavoro, rischia di andare incontro a seri problemi metabolici e complicazioni cardiovascolari.
I ritmi troppo “ballerini” del sonno, con differenze tra un giorno e l’altro che portano a un maggiore disallineamento del ritmo sonno-veglia possono, infatti, predisporre ad un maggiore rischio di sviluppare il diabete, aumentando anche la probabilità di andare incontro all’obesità e conseguentemente ad un maggior rischio cardiovascolare.
E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università di Pittsburgh pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism che, per la prima volta, esamina gli effetti del cosiddetto “social jet lag”, cioè la mancata corrispondenza tra un ritmo sonno-veglia fisiologico e gli orari di sonno socialmente imposti.
Gli studiosi hanno monitorato il sonno di 447 persone, tra i 30 e i 54 anni, che lavoravano fuori casa per almeno 25 ore la settimana e che hanno indossato per una settimana un braccialetto che registrava i loro movimenti per 24 ore al giorno. I ricercatori hanno inoltre proposto loro un questionario sulla dieta abituale e sull’attività fisica praticata.